A cura della Dott.ssa Iolanda Frangella   Biologa – Nutrizionista

Temo di lettura: 3 minuti

Rullo di tamburi…ci siamo: feste natalizie e riunioni di famiglia stanno arrivando e con esse l’abbondanza di cibo e le inevitabili tentazioni. Il web brulica di consigli su come sopravvivere alle feste natalizie, senza farsi troppo male nel godere di un pranzo o una cena in più.

Ho raccolto un po’ di suggerimenti con un unico filo conduttore: la consapevolezza.

Quanto siete  consapevoli della quantità e qualità del cibo consumato durante le festività? A fine festa, quanto cibo vi resta in casa? Quanto cibo riuscite a consumare nei giorni successivi? E quanto invece
finisce nella pattumiera?

Da dove si inizia? Decidete cosa preparare non esagerando nelle quantità, sia per i pasti che per i dolci e fritti della tradizione Natalizia.

1. Il primo consiglio è la moderazione: se sapete che, come ogni anno, riceverete doni culinari, provate a ridurre le quantità di cibo da voi preparate, non sto parlando solo dei pasti ma anche delle goloserie che riempiono le settimane di festa e restano in casa per molto tempo. Preparate una lista della spesa con ingredienti e quantità per le preparazioni ma non dimenticate quello che avete già in casa (5 panettoni, 3 torroni per varietà ecc.).

2. Le buone regole per la conservazione del cibo valgono sempre: avvolgete o coprite gli alimenti per evitare che perdano umidità e sapore.
Non mettere cibo troppo caldo nel frigorifero, ma lasciate che si raffreddi prima a temperatura ambiente (tutti gli avanzi di alimenti cucinati devono essere riposti nel frigorifero entro due ore da quando sono stati serviti).

3. Essere moderati nelle preparazioni cibo non ha solo una finalità anti – spreco ma serve a “non indurre in tentazione”… traduzione: mangiate ciò che volete nei reali giorni di festa ma non immolatevi per liberare la cucina, iniziando il 23 dicembre e finendo il 5 gennaio.
In fondo, ne va della vostra salute!

4. E quindi? Fate un bel respiro e, se avete qualche problemino (diabete o pre – diabete, sovrappeso e obesità, cardiopatie ecc.), anche più di uno. Se proprio volete controllare il vostro peso, ricordate che i kg in più possono corrispondere a ritenzione idrica, non grasso, dovuta ad eccesso di carboidrati e condimenti.

5. Ok, quel che è fatto è fatto, dopo Santo Stefano digiuno per tutti! Assolutamente no! Se passerete dal cibo in abbondanza al digiuno (soprattutto se applicato senza criterio) non farete detox e non compenserete ciò che avete mangiato in precedenza: semplicemente comunicherete al vostro corpo di accendere la modalità risparmio e conservazione, invece di quella smaltimento. Allora, che fare? Consumate brodi (senza aggiunta di dado) e
contorni crudi colorati in grado di aiutare il fegato (radicchio, rucola, finocchio, sedano, verza, ravanelli…).

6. Chi spizzica non digiuna. Se siete consapevoli di aver esagerato (ma anche se non lo siete) e vi sentite leggermente appesantiti – piccoli fastidi gastro – intestinali, poche energie e letargia – provate a non consumare tutti i vari antipasti ed iniziate direttamente dal primo piatto in modo da godervi le pietanze successive con spirito più sereno.

7. Per la preparazione dei vostri piatti scegliete cibo fresco e di stagione in modo da trarre il massimo delle proprietà nutritive, gusto e aroma. Coltivare tutta la frutta e verdura in qualsiasi periodo dell’anno ha un impatto ambientale notevole, con un elevato costo finale per il consumatore.

8. Acqua e passeggiate come se non ci fosse un domani!

Nel caso le feste vi lasciassero un po’ di gonfiore e pesantezza, prendete in mano la situazione.
Forse è il momento di dare una svolta alla vostra vita e di iniziare un percorso di consapevolezza seguiti da un professionista della nutrizione.

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