Articolo a cura del Dott.Gianmarco Tessari

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Perché proporre un intervento domiciliare alle persone con la diagnosi di Alzheimer o di demenza senile? Perché è in particolare la domiciliarità l’ambito di competenza dove una persona ricomincia ad attivarsi.

Il domicilio è lo spazio privilegiato dove il malato si sente tutto sommato più a suo agio, è quindi da qui che si può partire per migliorare la sua qualità di vita. Si è anche osservato che le famiglie di questi malati faticano ad uscire all’esterno: talvolta si vergognano dei propri cari e dei loro “strani” comportamenti.  E’ importante quindi potersi affiancare ai familiari, renderli più competenti nel sostenere il carico assistenziale e trovare soluzioni.

L’innovatività di questo progetto consiste nel rendere protagonista il familiare, coinvolgerlo nell’intervento e quindi non più un semplice osservatore, ma attore protagonista.

Attraverso l’intervento di stimolazione cognitiva il familiare apprenderà da un professionista le tecniche di comunicazione e di stimolazione efficaci per migliorare il rapporto con il proprio caro e recuperare piccole autonomie da spendere nella quotidianità. Questo, inoltre, permetterà una migliore accettazione della malattia, allontanando definitivamente l’idea “di quello che non c’è più”, riscoprendo “quello che c’è ancora” e da cui partire per instaurare una nuova relazione.

Gli obiettivi che la stimolazione neuropsicologica domiciliare si propone di raggiungere per i familiari della persona con demenza o con Alzheimer sono:

  • migliorare la qualità di vita della famiglia;

  • diminuire i conflitti;

  • creare maggiori spazi/momenti di condivisione;

  • diversificare con attività e iniziative le giornate;

  • costruire una relazione più umana con il familiare

  • gestire disturbi comportamentali che, altro non sono, che errate interpretazioni della realtà circostante.

Nei confronti dei pazienti, invece, l’intervento domiciliare servirà per stimolare le abilità cognitive con tecniche appropriate, allontanando il più possibile il momento della perdita completa di autonomia. Attraverso la terapia della reminiscenza il materiale presente in casa verrà utilizzato per favorire l’espressione verbale ed emotiva e agire su aspetti relazionali e sociali che favoriscono il benessere della persona e della sua famiglia.

Nello specifico, l’assistenza domiciliare utilizzerà le più aggiornate tecniche di stimolazione cognitiva come la stimolazione cognitiva specifica, memory training, stimolazione dell’attenzione mediante stimoli visivi ed acustici ritenuti pregnanti per il soggetto e la validation therapy. In oltre, è possibile anche una terapia di stimolazione e di potenziamento in ambito domiciliare anche per pazienti non affetti da demenza, ma che percepiscono gli effetti di un progressivo deterioramento cognitivo.

Per maggiori informazioni o per prenotare una consulenza presso i due studi, in Via Savoia 84 (Piazza Fiume) o Via Federico Delpino 134 (Centocelle) o direttamente a domicilio è possibile scrivere una mail a info@alcentroroma.it o chiamare il 3334589893.